martedì 24 marzo 2009

Per il Manduria c'è da salvare solo i 3 punti...

calcio tarantino
MARCATORE: 17' p.t. Parente

MANDURIA: Pecoraro, Ancora, De Gioia, Perulli, Ferrara, Calò, Fanuli, Bevilacqua (40' s.t. Allegrini), Parente, Tondo, Coccioli. A disp. Fiorentino, Serio, Papa, Pizzolla, Mero, Scrimitore. All. Marangio.

VEGLIE: De Paolis, Bigazzi (35' p.t. Peluso), Marciante, Pezzarossa A., Nestola, Fanizza, Conte (1' s.t. Cordella), Roi, Renis, Maggiore (20' s.t. Coppola G.), Aramini. A disp. Stefanizzi, Prisciano, Chirivì, Coppola S. All. Rodio.

ARBITRO: Gregorio di Bari.

di MAURIZIO PASCULLI

MANDURIA - E' sufficiente un golletto di Parente per consentire al Manduria di continuare a coltivare ambizioni playoff. Ma da salvare per i biancoverdi in questo match ci sono solo i tre punti, o poco più. Una prova sconcertante per i padroni di casa che erano, invece, chiamati a riscattare le ultime due sconfitte che, a tutt'oggi, rischiano di compromettere un'intera stagione. Al cospetto di un più che modesto Veglie i messapici hanno sofferto in modo inatteso sino al fischio finale. Un momento difficile sottolineato, ed amplificato, dal clima di ostilità che ha accompagnato la prestazione del Manduria. Evidentemente anche questo aspetto ha influito sulle gambe e sui riflessi dei padroni di casa che sin dall'avvio, nonostante una netta superiorità tecnica, sono apparsi impacciati e timorosi. Per fortuna, in prossimità del quarto d'ora, ci pensa il solito Parente a togliere le castagne dal fuoco. Questa zampata, da bomber consumato, risulterà decisiva. Ma neanche una volta passati in vantaggio gli uomini di Marangio si sbloccano. Continuano a marcare una discreta supremazia territoriale senza, però, essere particolarmente incisivi. Qualità di gioco che scade ulteriormente di tono nella seconda frazione. I biancoverdi non riescono a mettere in ghiaccio i tre punti e, nel finale, soffrono a causa del disperato forcing del Veglie. Si chiude fra la contestazione della frangia più accesa del pubblico. A centottanta minuti dal termine della stagione regolare i messapici devono, oltre a fare bottino pieno, sperare in un passo falso delle formazioni che, allo stato, occupano le posizioni playoff.

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