martedì 3 marzo 2009

Manduria in piena zona lotta Play Off. Carovigno troppo altalenante

fonte: calcio tarantino
CAROVIGNO:Termite, Stabile, Perrucci (s.t. 15’ Diagnè); Gianniello, Cisternino, Galasso; Morelli (s.t. 33’ Cesaria), Montanaro, Djouf, Cavalcabue, Nacci (s.t. 17’ Comes). All. Cosimo Marangio.

MANDURIA: Pecoraro, Ferrara, Serio; Perulli, Papa, Cocciolo (s.t. 47’ Bevilacqua); Cimino, Massimiliano Calò, Parente (s.t. 31’ Allegrini), Tondo, Coccioli. All. Gioacchino Marangio.

ARBITRO: Robusto di Foggia.

RETE: p.t. 21’. Parente

CAROVIGNO - Il derby dei fratelli “Marangio” viene vinto dai messapici che espugnano il terreno del Carovigno in terra brindisina. Decisiva la rete di Parente al 21’p.t intercettata e fornitagli dal giovane Calò. Un match che in tutti e 90’ minuti (di fatto i minuti totali son stati ben 98 visto l’accentuato recupero assegnato dal direttore di gara il Sig.Robusto di Foggia), dava modo di percepire la grande voglia, di entrambe le formazioni, di ottenere l’intera posta in palio. Tre ghiotti punti che vengono aggiunti in classifica per il Manduria che continua a viaggiare nel “vagone per la vetta”. La sorpresa del giorno, tra gli undici schierati in campo quest’oggi dal mister Gioacchino Marangio, è Luigi Pecoraro (classe 85 al posto dell’omonimo Fiorentino classe 90) che ha ben conservato il vantaggio degli ospiti. Al 23’s.t il Manduria rimane in dieci. Viene espulso Serìo ma, nonostante ciò, si è riusciti a domare le pungenti entrate in area di Diouf e Cavalcabue. Pericoloso il Manduria sui calci piazzati con Tondo, e con Allegrini che al 39’s.t sfiora il 2-0. Manduria che rosicchia altri due preziosi punti al Galatina che pareggia sul terreno del Laterza col Mottola, vittoriose invece le altre contendenti. Domenica allo Stadio “Dimitri” di Manduria importantissimo match tra i locali e l’Alberobello.

Davide Diviggiano
CAROVIGNO - Lanciava pietre e una torcia verso la tribuna dei tifosi ospiti durante Carovigno - Manduria. Arrestato, domenica pomeriggio, Pasquale Siccardi (25 anni) carovignanese che era anche in possesso di artifizi pirotecnico. Dopo le formalità di rito, Siccardi è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.

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