lunedì 6 aprile 2009

Solo un pareggio per il Mola ed i Play off diventano una chimera. 0-0 contro la rivale Vieste


BARI: Era una sorta di gara a eliminazione diretta per la partecipazione ai playoff. Al Mola era indispensabile vincere per sperare in un ribaltone all'ultima giornata. I biancazzurri non hanno molto gradito (chissà perché) lo slittamento dell'ultima giornata di campionato a sabato per consentire la disputa di due partite di recupero, una per ciascun girone. In questo modo è stata garantita la massima regolarità soprattutto del girone A, visto che bisognava recuperare due partite e in entrambe era impegnato il Vieste (i garganici giovedì scorso si sono complicati la vita pareggiando allo Spina con il Canosa e sbagliando un rigore con lo specialista Gentile).E' stata una bella partita, quella giocata al San Paolo di Bari (il Caduti di Superga è in ristrutturazione, il Peppino Lorusso di Conversano era impegnato). Contesa a viso aperto, senza ostruzionismi, pensando a vincere, con pochi falli di rilievo, ben arbitrata da Meleti, fino a quando l'arbitro salentino non è incappato in due-tre errori che ne hanno quasi del tutto rosicchiato la sufficienza.Anomali 4-4-2 per Lello Buccolieri e per Franco Cinque. L'ex attaccante del Noicattaro, tornato a lavorare per Agostino Divella, schiera la difesa con Stefanutti a destra e Manuto a sinistra, Guaccero e Monteleone centrali; Schirone è il centrale della mediana, assistito da Rubino; larghi sulle fasce Di Donato a destra e Antuofermo a sinistra; Pica attaccante con Fumai che gli gira attorno. Cinque replica con Paolo Augelli, Silvestri, Sollitto e Stellato sulla linea difensiva; Ducange playmaker, Colella trequartista, Scarano mediano sinistro; Gentile è l'attaccante di sostegno a destra, Magaldi e Gravinese le punte. Non c'è Rocco Augelli, affetto da pubalgia.La partita, come si diceva, è godibile, il Vieste mette subito in difficoltà il Mola con giocate ficcanti e manovre veloci. Poi torna l'equilibrio. Nella ripresa Buccolieri si gioca la carte Capriati, Antuofermo torna nel ruolo che gli è più congeniale (anche se la migliore azione per i baresi è capitata proprio all'ex Ruvo), di difensore esterno. Capriati fa coppia con Pica, Fumai arretra e fa il trequartista, Di Donato prova a guadagnare metri. E proprio dall'ex Rutigliano, finalmente incisivo sulla corsia destra, arrivano cross precisi dal fondo. In due circostanze Schirone è bravo a farsi trovare all'appuntamento con l'impatto aereo, non altrettanto nella mira. Un palo per il Vieste (prodezza di Frappampina, sugli scudi già nel primo tempo) e uno esterno per il Mola (con Schirone, appunto). Pari in tutto, anche se alla fine gli abbracci sono dei garganici.

ATLETICO MOLA: Frappampina, Stefanutti (Capriati), Guaccero, Monteleone, Rubino, Manuto, Di Donato, Schirone, Pica (Grandolfo), Fumai, Antuofermo. All. Buccolieri.

ATLETICO VIESTE: Bua, P.Augelli, Silvestri, Sollitto, Stellato, Magaldi, Scarano, Ducange, gentile, Colella, Gravinese. All. Cinque.

ARBITRO: Meleti di Lecce.

AMMONITI: Stellato, Silvestri, Ducange, Frappampina.

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