martedì 12 maggio 2009

Super Maglie sul campo di un Manduria rimaneggiato


MARCATORI: 35’ p.t., 19’ s.t. Ciriolo.

MANDURIA: Pecoraro, Cimino, Coccoli, Ancora , Ferrara, Allegrini, Fanuli, Troccoli(18’ s. Troccoli), Pizzolla, Gennari (18’ s.t. De Gioia), Ciccarese. A disp. Fiorentino,Kasse, Giorgino, D’Oria, Bevilacqua. All. Marangio.

A. TOMA MAGLIE: Potenza, Parlangeli Tomasi (15’ s.t. Sicuro), Arcuti, (8’ s.t. Vetrugno)Galante, Leo, Ciriolo, Giordano, Petruzzella, (20’ s.t. Botrugno), Cezza, Dell’Atti. A disp. De Donno, Giannone, Reho, Del Vecchio. All. Tamburino.

ARBITRO: Marcolini di Schio.

MANDURIA - I resti del Manduria cedono al Maglie che, in virtù del risultato maturato al “Dimitri”, si può considerare con un piede e mezzo in Eccellenza. Le assenze di Tondo, Parente e Scrimitore in avanti e di Papa,Perulli e Serio si sono fatte sentire oltre il lecito.Davvero impegnativo poter fare partita pari con il forte Maglie. Gara uno del turno di finale dei playoff vede prevalere i giallorossi salentini,ma alla giovanissima formazione biancoverde si può imputare ben poco. Falcidiato dalle squalifiche, il Manduria si presenta al cospetto del proprio pubblico in formazione a dir poco rimaneggiata.Ben otto le defezioni cui il tecnico messapico Marangio deve far fronte.Ciononostante gli effettivi scesi in campo non hanno affatto demeritato. A mortificare i loro apprezzabilisforzi sono due banali disattenzioni difensive. II Maglie non fa granché per meritare,al novantesimo, il doppiovantaggio. Il prologo spettacolare al match viene fornito dai supporter messapici presenti in circa millecinquecento unità. Coreografie e sostegno degni di ben altre categorie. L’avvio è piuttosto soft. Il Manduria imbottito di seconde linee e di esordienti, comprensibilmente,adotta un atteggiamento piuttosto accorto. Il Maglie sembra adeguarsi a questo clichè. In pratica non accade nulla sino al 35’,quando su un traversone,apparentemente innocuo, la retroguardia manduriana si addormenta. La distrazione collettiva favorisce l’i nt ervento di Ciriolo che, con scaltrezza, s’incunea fra tre avversari prima di scaricare alle spalle dell'incolpevole Pecoraro. Una volta passato in svantaggio il Manduria tenta una reazione, ma la menomazione, particolarmente pesante, del reparto avanzato non permette ai padroni di casa di rendersi granché pericolosi. Il canovaccio non muta nella ripresa. L’unico vero sussulto è al 19’ allorquando il reparto arretrato manduriano si lascia nuovamente sorprendere. Il solito Ciriolo può così realizzare la personale doppietta che fissa il risultatofinale sul 2-0. Di fatto non accade più nulla. Ora solo un miracolo, oggettivamente poco probabile, consentirebbeal Manduria di ribaltare la pesante situazione nel match di ritorno che si giocherà tra sette giorni.
Corriere del Giorno

DI MAURIZIO PASCULLI

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